martedì 13 settembre 2016

Ci siamo trasferiti!

Con mia felicità vi annuncio il nuovo dominio www.puliziabarca.eu dove potrete navigare con più comodità e cambiare agilmente sezione.  Invito tutti a seguire i miei aggiornamenti alla pagina facebook www.facebook.com/puliziabarca

Buona navigazione a tutti!

martedì 21 giugno 2016

Recensione Forza 100 Bluemarine

La Bluemarine è una casa produttrice molto conosciuta nel settore nautico, motivo per cui ho deciso di provare come primo prodotto il loro pulitore universale "Forza 100".

Il flacone è da 1 litro e mi è stato fornito con un tappo di chiusura e un dosatore a spruzzo separato, molto comodo per evitare cadute accidentali di prodotto quando non è utilizzato.

La modalità d'azione è semplice poichè basta spruzzarlo, lasciar agire e poi procedere a strofinare la superficie. Anche Forza 100, come il dulcleaner, è dilubile in acqua per poter ridurre il consumo del detergente in caso di aree estese. Un punto in più anche per la biodegradabilità che è al 100%, per cui può essere tranquillamente usato all'ormeggio.

Nelle due prove effettuate sul parabordo e sulla vetroresina il prodotto riesce ad avere buoni risultati, ma non raggiunge l'eccellenza poichè c'è sempre un "ma" di troppo, come il fatto di dover strofinare molto e dover forzare in tutti i punti con la scotch brite (essenziale a bordo) altrimenti rimangono zone opacizzate. Tuttavia ritengo sia ottimo per utilizzi quotidiani e settimanali, e essendo multisuperficie possiamo fare a meno di molti altri prodotti in presenza di macchie non specifiche.

Vantaggi:
-100% biodegradabile
-Utilizzabile sia puro che diluito
-Rapidità di azione

Svantaggi:
-Bisogna strofinare molto in tutte le aree per avere un buon risultato
-Su macchie particolari (forti ingiallimenti) non rende al massimo

Fortunatamente per gli svantaggi la Bluemarine ci viene in contro con un prodotto dedicato ad ogni superficie!

mercoledì 8 giugno 2016

Recensione polvere per vetroresina Gustavo Cecchi



Il prodotto si presenta in un flacone da 1 Litro con tappo di sicurezza, praticamente uguale al gel rimuovi ruggine Italiamarine . Un pò scomodo visto che è in polvere e va stesa, c'è il rischio di farne cadere molta o troppo poca.

L'applicazione va fatta su una superficie bagnata, spargendo la polvere e stendendola. Dopodichè si lascia agire 10-15 minuti, ed infine si rimuove spazzolando e sciacquando con acqua dolce o salata. Sul flacone é scritto tutto dettagliatamente, segno che é stato testato a lungo.

Semplice a dirsi, meno a farsi. La difficoltà principale sta nello stendere adeguatamente la polvere perché a contatto con la superficie bagnata diventa una crema e in qualche punto ci si dimentica sempre di spalmarla, ma basta riapplicarla e non c'è alcun problema.

Una volta steso per bene il prodotto non ci sono altre difficoltà se non quella di evitare di far asciugare la superficie, e per questo é meglio dotarsi di una pistola per l'acqua con getto diffuso. In questo modo lasceremo la zona umida senza spostare il prodotto dalla zona in cui sta agendo. 

NB: la polvere agisce soltanto se bagnata, ma se la si lascia asciugare non perde la sua azione, semplicemente va in "standby", per cui possiamo benissimo lasciare asciugare la superficie mentre facciamo altri lavori e poi ribagnarla una volta rientrati e riprenderà ad agire.

Un altro punto a favore é che il prodotto é puro, siamo noi a decidere quanto applicarne e quanto lasciarlo agire. Inoltre possiamo usarlo anche su superfici verticali creando un impasto con acqua fino a raggiungere una consistenza simile allo yogurt, e con un pennellino lo stendiamo.

La resa ovviamente dipende dal tempo di azione e dall'entità della macchia. Nel mio caso 15 minuti sono bastati per rimuovere localmente la macchia di olio motore, per cui sento di poter dire che la polvere agisce bene nei punti in cui é applicata bene. Una volta sparso adeguatamente il prodotto agisce diminuendo nettamente la nostra fatica nella pulizia, per cui meglio perdere qualche minuto in più nella stesura.

Vantaggi
- prodotto puro
- applicabile anche localmente e verticalmente
- buona resa
- se lasciato asciugare va in standby, basta ribagnarlo e riprende l'azione

Svantaggi
- polvere difficile da stendere su grandi superfici
- bisogna stare attenti a lasciare umida la superficie, con un getto centrale andremo a spostare la polvere dalla sua zona d'azione

Spazzola a setole medie Italiamarine
Occhiali centrostyle by  Ottica petrik

venerdì 20 maggio 2016

Recensione Gel rimuovi ruggine Italiamarine








Dopo il detergente universale dulcleaner ho deciso di soffermarmi su qualcosa di più specifico della Italiamarine: la ruggine sulla vetroresina.


Il nome del prodotto è “yellowing & rust stain remover” e si presenta nella forma in gel. La confezione unica è un barattolo da 1 Kg, a mio parere un po’ eccessiva per un rimuovi ruggine poiché generalmente le colate di ruggine non sono tantissime e una volta eliminate si ripresentano di rado se abbiamo cura della nostra barca, per cui può risultare scomodo dover conservare a bordo un barattolo del genere ad uso esclusivo della ruggine, fortunatamente come indica il nome rimuove anche gli ingiallimento schiarendo la vtr.

Il gel va applicato con un pennello, la consistenza è piuttosto solida per cui viene via "a pezzi", ma questo gli permette di aderire anche su superfici verticali come si vede nel video. In situazioni come ingiallimenti leggeri l'azione è quasi istantanea, mentre sulla ruggine spessa è necessario attendere qualche minuto (nel mio caso circa 10).

Il risultato è ottimo, anche nel video si nota il cambio di colore dalla superficie circostante. Il detergente è utilizzabile all'ormeggio in quanto biodegradabile e conforme alla legge.


Ho compiuto un errore nella prima applicazione: non ho indossato i guanti. Pensavo che essendo in gel non avessi avuto problemi, e invece nel risciacquo sono entrato in contatto con il prodotto, e dopo poco ho iniziato a notare un leggero arrossamento della cute, poichè è a base acida. Quindi indossate sempre protezioni per mani/occhi e zone esposte all'azione.




Ps: Ho utilizzato il gel anche sulla ruggine dell'acciaio, ed è andata via in pochi secondi semplicemente spennellando, ma attenti a non lasciarlo agire troppo tempo, poichè su determinate qualità di acciaio può renderli scuri o ossidarli. 


Vantaggi

- Azione istantanea o a breve termine
- Può essere applicato su superfici verticali
- La forma in gel consente un consumo ridotto

Svantaggi

- La confezione è unica da 1 Kg, avrei preferito più formati.


Ecco il prima/dopo:

                                                                                

lunedì 16 maggio 2016

Test nanofull + nanoeven


Nella prima prova il nanofull si è comportato più che bene, ma ho voluto testarlo ulteriormente per capire fin dove potermi spingere con il prodotto. Stavolta l'ho provato sulla ruggine, sia sull'acciaio che sulla vetroresina, e in entrambi i casi ha svolto egregiamente il suo lavoro. In particolare l'acciaio è tornato perfettamente lucido (al di fuori dei graffi sulla cromatura, ma lì non è possibile intervenire). La modalità di uso è sempre la stessa, il risultato spesso è immediato, ma bisogna usare un pò di olio di gomito in alcuni casi, come è capitato con la vernice bicomponente in prova. E' da sottolineare che anche in questo caso non è stato necessario ricorrere alla zona abrasiva della scotch brite, salvaguardando ancor di più la superficie. Ma se del nanofull ne abbiamo già parlato, andiamo a conoscere il Nanoeven.
Il Nanoeven è un protettore tecnologico per superfici dure non assorbenti (NON usare su teak e tessuti), e come molti protettori della sua categoria agisce sulla superficie chiudendo i pori e impedendo l'interazione con l'acqua, che in questo modo scivola via e con essa lo sporco. Si presenta in un flacone da 250 ml riempito con 20 ml di protettore (25ml nella versione nautica). L'attivazione avviene riempendo il contenitore con acqua, dopodichè il prodotto deve essere usato entro 30 giorni. Come è possibile vedere nella prova l'effetto è praticamente idrorepellente, e assicura una protezione fino a 6 mesi, risparmiando in questo modo su detergenti aggressivi e applicazioni faticose, poichè basta soltanto usare un sapone neutro. L'applicazione è semplicissima, basta spruzzare il protettore e stenderlo con un panno in microfibra fino alla completa asciugatura, l'effetto è immediato come potete vedere nella prova.
Per gli interessati è possibile acquistare i prodotti presso lo shop caravannano.

Vantaggi Nanoeven
- Prezzo accessibile
- Effetto prolungato
- Rapidità e semplicità di applicazione

Svantaggi Nanoeven
- Non applicabile su tutte le superfici
- Ha una scadenza di applicazione dopo l'attivazione 

sabato 14 maggio 2016

Gli strumenti base per la pulizia


Oggi vorrei soffermarmi su quello che ritengo sia il "kit base della pulizia" che ogni diportista dovrebbe avere a bordo per poter avere la propria barca sempre in perfette condizioni. Restando nel contesto della mia esclusiva opinione, oltre ai detergenti adatti consiglio:



  • Secchio. Praticamente tutti i detergenti per grandi superfici vanno diluiti, per cui è indispensabile avere un secchio di cui conosciamo il volume per poter gestire al meglio la diluizione e non avere sprechi di prodotti. Sul mercato sono presenti anche secchi richiudibili come in foto in modo da occupare il minor spazio possibile quando non è utilizzato.




 
  • Spazzolone a setole morbide. Per poter agire delicatamente su gelcoat, vtr, murate verniciate, legno, vetri, plexiglass, skai. La consiglio per i trattamenti di mantenimento/protezione dopo una prima pulizia della superficie





  •  Spazzolone a setole medie. Per aggredire maggiormente la superficie in caso di macchie più ostinate e allo stesso tempo consente di pulire a fondo il teak e la vetroresina con antisdrucciolo. Non usare su superfici verniciate e su vetri/plexi glass poichè può graffiare




  • Manico telescopico con aggancio universale. Per poter utilizzare con comodità spazzoloni, gancio di accosto e tutti gli accessori che gli si possono aggiungere.


  •   Spazzola manuale a setole rigide con manico ergonomico. E' possibile rimuovere punti di grasso, vernice incrostata nel diamantato e tutte le macchie che necessitano di un'azione energica. Preferisco il formato manuale poichè di solito non ci sono macchie del genere ma può capitare saltuariamente.


  •  Se la barca è stata ferma per molto tempo alle intemperie e la superficie è estesa può andar bene anche una spazzola da casa con denti rigidi. Da utilizzare prettamente su vetroresina e diamantato poichè essendo molto rigida può causare graffi profondi. Evitare anche su vetroresina molto vecchia o consumata.




  •  Panni in microfibra. Non sono mai abbastanza. Utilissimi per pulire vetri senza lasciare aloni, lucidare l'acciaio e asciugare le tracce d'acqua.


  • Spugna/panno in PVA/mocio. A scelta personale, per assorbire l'acqua nelle zone in cui trova ostacoli e ristagna.




  • Scotch brite 3M ORIGINALE. In questo caso voglio sottolineare che il prodotto deve essere quello originale, poichè molte spugne abrasive di altre case si consumano ad una velocità incredibile, in particolare il lato abrasivo (quello verde). L'uso della scotch brite è pressochè universale. Acciaio, sporco di ogni tipo, pulizia vetri, dotazioni di bordo, skai, può assorbire acqua, se usata con attenzione non graffia le superfici delicate.




  •  Guanti e (in alcuni casi) occhiali. Non smetterò mai di soffermarmi sull'importanza delle protezioni per il nostro corpo. Alcuni prodotti sono estremamente aggressivi, e possono causare lesioni della pelle e degli occhi.

  • Per chi ha tappezzeria e moquette consiglio di avere sempre un aspiratore (anche piccolo) a bordo, o in alternativa per coloro che vogliono pulire e igienizzare la tappezzeria è possibile prendere una scopa a vapore.


Fonte delle immagini: Italiamarine e Google

mercoledì 27 aprile 2016

Recensione Nanofull Caravannano

 Guarda il video in HD

Devo dirvi la verità, sono sempre stato un pò scettico sulle nanotecnologie e sulla loro resa a causa del costo abbastanza alto delle varie aziende. In questo caso Caravannano mi ha stupito con un prodotto "a 360°" ed accessibile a tutti. Nanofull si è comportato egregiamente sulle 3 superfici di prova, ma ho intenzione di testarlo più a fondo per capire fino a dove si spingono le potenzialità di questo prodotto.
Il Nanofull si presenta come una crema da applicare in piccola quantità su una spugna dal lato non abrasivo per poi andare a massaggiare il supporto (dopo averlo inumidito) finchè le macchie non vanno via. Infatti la specialità del nanofull è quella di non agire chimicamente sciogliendo lo sporco, ma di sollevare lo sporco ponendosi sul piano tra quest'ultimo e la superficie grazie alle sue microparticelle nanotecnologiche. In questo modo noi tramite azione meccanica della spugna dal lato non abrasivo andiamo a rimuovere ogni tipo di sporco che si pone sulla superficie. Per questo motivo Nanofull è adatto a tutte le superfici, anche le più delicate, perchè grazie alla sua formula la superficie non viene intaccata da solventi chimici causando l'aumento delle porosità che ho discusso in questo articolo.
Inoltre è 100% biodegradabile, per cui è perfettamente applicabile anche all'ormeggio.

Nelle prossime prove Nanofull verrà  testato su tessuti, legno e superfici con ruggine e vedremo come si comporta!
Caravannano ha pensato anche ad un protettore nanotecnologico che consente di proteggere le superfici dure (vtr, gelcoat, vetri, acciai) fino a 6 mesi, il tutto sempre ad un prezzo accessibile a tutti. In attesa delle prossime prove, non posso non invitarvi a dare uno sguardo al sito Caravannano.

Vantaggi
-Prezzo accessibile per nanotecnologie
-Applicabile su tutte le superfici
-Non intacca le superfici sulle quali è applicato

 Svantaggi
- Bisogna lavorare manualmente per pulire, sulle grandi imbarcazioni il primo trattamento può diventare scomodo ed impiegare molto tempo per concludere il lavoro a mano, meglio usare un'orbitale con tampone morbido a bassi giri per velocizzare il tutto e poi applicare la protezione per il futuro

domenica 24 aprile 2016

Recensione Dulcleaner Italiamarine




Visualizza il video in hd

Dulcleaner è un detergente universale che si presenta nel formato liquido. Ha un ampio raggio di azione in quanto può essere utilizzato praticamente su tutte le superfici di bordo. Ho preferito provarlo su un parabordo poichè le condizioni erano tra le più complesse da trattare. La modalità d'uso è tra le più semplici: basta spruzzare il prodotto sulla superficie e in pochi istanti si nota già l'azione, quindi basta strofinare con una spugna abrasiva (consiglio la scotch brite che è la migliore sul mercato) e vediamo già che le macchie vanno via. Se dovessero rimanere macchie (come nel mio caso) possiamo procedere con un secondo trattamento.
Il prodotto può essere utilizzato puro o diluito in acqua a seconda delle esigenze.

Conclusioni
Durante le mie prove il Dulcleaner si è comportato egregiamente rimuovendo praticamente tutti i tipi di sporco, ad eccezione della ruggine e della muffa. Fortunatamente l'azienda ha provveduto a colmare queste lacune con una vasta gamma di prodotti adatti a tutte le superfici e macchie, che provvederò ad analizzare.
Rientra nei detergenti adatti per l'uso all'ormeggio in quanto è conforme alla legge essendo biodegradabile al 90%.

Vantaggi:                                                                                                  
-Ampio raggio di azione                                                                             
-Facilità d'uso                                                                                            -Concentrato                                                                                               
-Agisce rapidamente                                                                                  

Svantaggi:
-Su ampie superfici si rischia un consumo eccessivo di prodotto, meglio diluirlo al 50%

Prima                                                                                                            Dopo
  
                                                                                                    

 

                                                                                   

martedì 12 aprile 2016

Teak wonder vs Woody Ma-fra






Dopo aver analizzato i pro e i contro del teak, vediamo come trattarlo confrontando un classico della tradizione della nautica e un innovativo prodotto con azione 2 in 1. Parliamo rispettivamente del teak wonder e Woody della Ma-fra. Ma andiamo con ordine:
Il Teak wonder é un prodotto bifasico composto da un detergente pulente e uno sbiancante. Entrambe le fasi vanno applicate pure a superficie precedentemente bagnata e poi procediamo a strofinare con una spazzola a media durezza seguendo le venature del legno. Il teak wonder ha una grande efficacia se guardiamo al risultato, ma bisogna stare attenti al dosaggio di entrambe le fasi in quanto il prodotto é molto aggressivo, e  rischiamo di trovarci con una colorazione eterogenea come é successo a me nella prova.
Woody é un detergente&sbiancante 2 in 1, il che gli conferisce una comodità di applicazione e una maggior durata del flacone poiché può essere diluito in base alle necessità e alle condizioni del legno. Anch'esso va applicato a superficie precedentemente bagnata, quindi procediamo a spazzolare seguendo le venature del legno. Il prodotto è molto schiumoso se usato puro, quindi possiamo sfruttarlo per ampliare il raggio d'azione evitando sprechi di prodotto. Inoltre contiene cere che permettono una sigillatura delle venature del legno senza danneggiarlo consentendo anche una minor applicazione di olio protettivo.

  • Vantaggi Teak wonder                                              Vantaggi Woody
-Efficacia                                                                              - 2in1
-Resa immediata                                                                  - Cere protettive
-Essendo bifasico posso scegliere se attuare un               - Possibilità di diluizione                              singolo trattamento o entrambi in base allo stato             - Prezzo basso                                                  del teak e ai gusti                                                               - Rapidità di utilizzo


  •  Svantaggi Teak wonder                                              Svantaggi Woody  
-Maggior consumo di prodotto che                                        -Nelle aree più sporche
alzano il prezzo del trattamento                                               può essere necessario
-Consumi elevati di prodotto                                                   un secondo trattamento
-Aggressività, il legno va protetto                                         



Conclusioni: il teak wonder lo consiglio a chi è più esperto e riesce a dedicarsi con più calma alla propria barca per avere un risultato incontestabile.
Consiglio Woody a coloro che vogliono risparmiare sull'acquisto senza dover rinunciare a un buon risultato e stare attento a dosaggi e controindicazioni, dando anche al legno una temporanea protezione in attesa dell'olio.


#AGGIORNAMENTO 14/04/16
A due giorni dal trattamento le aree trattate si presentano così
In conclusione consiglio totalmente Woody, poichè la differenza di colore che si può notare nell'area destra è dovuta alla zona che in precedenza era maggiormente sporca (come già detto nel video), mentre nella parte sinistra dell'area trattata con woody ha assunto un colorito molto vicino al teak wonder. La differenza sta nelle condizioni "al tatto" del legno. L'area trattata con woody si presenta molto più liscia al tatto, mentre il teak wonder ha seccato molto il teak, per cui quell'area necessita al più presto di un trattamento nutriente con olio.

venerdì 8 aprile 2016

L'importanza dei detergenti adatti

Ammettiamolo! Chi di noi diportisti non ha mai provato a rimuovere quella macchia che rimane da tempo sulla propria barca, con prodotti casalinghi e con risultati più o meno soddisfacenti? Ma attenzione, non è tutto gelcoat ciò che è bianco. Se in un primo momento la macchia va via e siamo soddisfatti del risultato, spesso non siamo altrettanto sicuri dell'effetto che il nostro detergente abbia avuto sul supporto trattato. Attraverso questo gesto ripetuto
 inconsapevole, mettiamo a rischio la durata e l'estetica delle nostre superfici di bordo, col rischio di dover anticipare il refitting del nostro mezzo. Faccio l'esempio della mia coperta in gelcoat. Usando detergenti non idonei per il nostro supporto, non facciamo altro che aggredire la superficie, rimuovendo in quel determinato punto, oltre alla macchia, anche uno strato superficiale di gelcoat. Per esperienza personale, posso dire che se un detergente rimuove una macchia ostinata in un determinato punto, lo userò anche su tutta la coperta prendendo due piccioni con una fava (la spesa è stata minima e la mia coperta è finalmente bianca). Purtroppo l'effetto "pulito" dura poco, e quindi dopo qualche settimana andrò nuovamente a trattare la mia coperta con lo stesso detergente che mi aveva soddisfatto. In questo modo creo un circolo vizioso, poichè l'usura che io genero con la "pulizia" è la causa stessa dell'aumentato sporco che si crea sulla coperta con maggior velocità. Infatti l'uso ripetuto di prodotti aggressivi e non idoeni alla superficie trattata  mi causa l'allargamento dei pori superficiali, nei quali a lungo andare si accumula lo sporco con maggior facilità. Il risultato conclusivo sarà il ritrovarsi la propria coperta "sfarinata", con quell'effetto opaco che tende velocemente a ingiallire.
Ho fatto l'esempio della coperta in gelcoat, ma un discorso analogo può essere fatto sul legno. Se per pulire il teak (che si macchia facilmente - leggi l'articolo) uso uno sgrassante casalingo aggressivo come lo chanteclair universale, che è un ottimo prodotto per la casa, rischio di consumare quell'area di teak e, ancor più grave, di sciogliere i comenti. La conseguenza è che per rimuovere una semplice macchia che era soltanto antiestetica, e per risparmiare pochi euro sul detergente, mi ritrovo con i comenti del mio rivestimento che iniziano a sollevarsi e a incollarsi sui costumi rendendoli inutilizzabili, ancor di più sotto le piante dei piedi o sotto le scarpe (per chi le usa a bordo e fa male). E così, oltre a dover rifare i comenti (per la gioia degli operatori del settore), mi ritrovo
sul resto della coperta, macchie di collanti che sono rimasti sotto i miei piedi e che imprimo ad ogni passo.   In questo modo sono costretto a cercare un ulteriore  prodotto per pulire la coperta da questi collanti, ritrovandomi  al punto di partenza.
Questi sopra descritti sono due esempi di cui ho avuto esperienza diretta, per cui consiglio a di tenere presente i rischi connessi all'utilizzo di prodotti generici, poiché i prodotti specifici per le superfici sono studiati e testati per agire senza rovinare le stesse, per cui attenetevi alle procedure descritte su ogni flacone per avere una risultato efficacee soddisfacente. Inoltre in base alle normative vigenti nella nautica, i detergenti nautici devo avere una percentuale di biodegradabilità che superi  il 90%.  Agendo in questo modo,rispetteremo l'ambiente in cui viviamo e avremo la nostra barca pulita come piace a noi.
P.S. Qualunque sistema sceglierete,si raccomanda di usare le dovute precauzioni per la tutela degli occhi,delle vie respiratorie nonchè della pelle.
Molti prodotti saranno recensiti in questo blog, e qualora aveste dubbi riguardo l'uso di un prodotto o per un semplice consiglio,confronto e quant'altro, potete  consultare la sezione -I vostri dubbi- o inviarmi una mail. Invito tutti i miei lettori interessati a partecipare ai sondaggi presenti sulla home page.